Pathway molecolari coinvolti nella diversa predisposizione alla carcinogenesi in xeroderma pigmentosum e tricotiodistrofia
Lo xerodema pigmentosum (XP) e la forma fotosensibile della tricotiodistrofia (PS-TTD) sono due malattie genetiche rare che, nonostante possano derivare da mutazioni negli stessi geni (ERCC2/XPD o ERCC3/XPB), presentano quadri clinici molto diversi. XP è caratterizzato da fotosensibilità cutanea ed alta predisposizione allo sviluppo di tumori della pelle mentre PS-TTD è caratterizzata da capelli fragili con ridotto contenuto di zolfo associati ad un ampio spettro di caratteristiche cliniche che includono alterazioni neurologiche, ritardo fisico e mentale, ittiosi, fotosensibilità cutanea, infezioni ricorrenti e segni di invecchiamento precoce. In entrambe le patologie l’ipersensibilità cutanea alla componente ultravioletta (UV) della luce solare è associata ad alterazioni nel “nucleotide excision repair” (NER), il pathway molecolare che nelle cellule umane è responsabile della rimozione dal DNA dei fotoprodotti causati appunto dalla luce UV. Nonostante l’accumulo di fotolesioni non riparate nel loro genoma, i pazienti PS-TTD non sviluppano tumori cutanei. I geni ERCC2/XPD e ERCC3/XPB codificano per subunità diverse del complesso multiproteico TFIIH che svolge un ruolo chiave sia nel NER che nella trascrizione basale.
La nostra ricerca ha evidenziato che i difetti di trascrizione contribuiscono in modo rilevante alla patofisiologia della TTD dimostrando che ridotti contenuti di specifici collageni caratterizzano la matrice extracellulare (ECM) del derma dei pazienti TTD.
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Mediante tecniche di RNA-seq e ChIP-seq e l’utilizzo della spettrometria di massa nei cheratinociti e fibroblasti primari di pazienti XP e TTD miriamo ad identificare i pathway molecolari alterati nelle due patologie.
Il confronto delle cellule XP e TTD ci permette di comprendere i meccanismi molecolari responsabili della diversa suscettibilità alla carcinogenesi cutanea in questi pazienti. |
Nell’ambito di una recente collaborazione con il Prof. Valter Castelvetro e l’Associazione Italiana Xeroderma pigmentosum stiamo testando nuovi composti che permettano di proteggere le cellule epidermiche dei pazienti XP dall’esposizione ai raggi UV. L’analisi è effettuata sulle cellule dei pazienti XP appartenenti a tutti i gruppi di complementazione (da XP-A ad XPG e la forma variante di XP).
Collaborazioni:
- Jean Marc Egly and Emmanuel Compe (IGBMC, Strasbourg, France)
- Luca Bini (Università di Siena, Italy)
- Valter Castelvetro (Università di Pisa, Italy)
- Associazione Italiana Xeroderma pigmentosum (Italy)