Centenario CNR: Una sola salute

13 Maggio 2023

MIND (Milano Innovation District)

A Milano presso gli spazi di MIND (Milano Innovation District) il 13 maggio si terrà la conferenza: ‘Una sola salute. La bioingegneria e la tecnologia a servizio della salute degli esseri umani, degli animali e dei vegetali’, evento che sarà l’occasione per fare il punto sulle più recenti scoperte nel settore della tecnologia per la medicina e per evidenziare il ruolo del Cnr, a Milano e in Lombardia, in tali ambiti di ricerca e le relazioni con altre istituzioni: università, centri clinici di ricerca e aziende biomedicali capillarmente diffusi su tutto il territorio.

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Porte aperte al CNR – Una festa per la città

19 Maggio 2023 ore 17-24

Area Territoriale di Ricerca del CNR

Via Gobetti 101, Bologna

Nel 2023 il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il più grande ente di ricerca pubblico italiano, festeggia il centenario dalla sua fondazione. 100 anni di impegno nell’attività di ricerca, che oggi si rinnova nei settori chiave per il futuro del pianeta: sostenibilità, biodiversità, transizione ecologica, transizione digitale, energia pulita, economia circolare, scienze della vita, one health, patrimonio culturale, pace e diplomazia scientifica.

A Bologna festeggeremo aprendo le porte dell’Area di Ricerca al pubblico. Il programma inizierà con una tavola rotonda su “MATERIALI E TECNOLOGIE AVANZATE PER NUOVI APPROCCI DALLA SICUREZZA, ALLA TRANSIZIONE ECOLOGICA E ALLA SOSTENIBILITÀ” a cui parteciperanno la Presidente del CNR Maria Chiara Carrozza, ed esponenti del mondo accademico e della ricerca, politico e imprenditoriale. L’incontro sarà moderato dal noto attore bolognese VITO.

Dalle ore 18.30 in poi FESTA con attività gratuite per tutti! Ricercatrici e ricercatori, divulgatrici e divulgatori, artiste e artisti, proporranno al pubblico esperimenti, giochi, musica, spettacoli, proiezioni, mostre, per tutti gusti e tutte le età. Vi aspettiamo!

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Locandina – download

IGM-External seminars – Marco Foiani

Mercoledì 29 Marzo 2023

Aula “A.Falaschi” IGM LLCS di Pavia

ore 14:30 

 

Marco Foiani

IFOM & Università di Milano

 

Mechanisms controlling genome and nuclear integrity

 

Ospite: Giordano Liberi

SARS-CoV-2: danneggia il DNA e causa invecchiamento cellulare e infiammazione

Ricercatori dell’IFOM di Milano e del CNR-IGM di Pavia hanno identificato le basi molecolari dell’aggressività e degli effetti deleteri di SARS-CoV-2: il virus provocherebbe danni al DNA della cellula e le impedirebbe di riparlarli, provocando così senescenza cellulare ed infiammazione cronica. Lo studio, pubblicato sull’autorevole rivista scientifica Nature Cell Biology, pone le premesse conoscitive per sviluppare in prospettiva nuovi trattamenti farmacologici che limitino gli effetti di SARS-CoV-2.

 

Sebbene dal dicembre 2019 ad oggi diversi progressi siano stati fatti in termini di diagnosi, cura e prevenzione, non è ancora chiaro perché SARS-CoV-2 abbia un impatto cosí grave sulla salute umana rispetto ad altri virus respiratori. Il gruppo IFOM guidato da Fabrizio d’Adda di Fagagna, specializzato da 20 anni nello studio della risposta al danno al DNA, un processo fondamentale attraverso cui le cellule del nostro corpo ci proteggono dagli effetti deleteri di vari processi fisiologici e patologici, compresi tumori e infezioni virali, ha scoperto uno dei motivi che rendono questo virus particolarmente aggressivo e i risultati sono stati pubblicati oggi sull’autorevole testata scientifica Nature Cell Biology.

 

“Tutti i virus, si sa, sono parassiti. – spiega Fabrizio d’Adda di Fagagna, responsabile del laboratorio IFOM “Risposta al danno al DNA e Senescenza Cellulare” e Dirigente di ricerca all’ IGM-CNR di Pavia – Entrano in una cellula e iniziano a sfruttare tutto quello messo a disposizione dalla cellula infettata per replicarsi e diffondersi. E il SARS-CoV-2 è un virus particolarmente avido e abile. Nel nostro laboratorio ci siamo chiesti come avvenga questa operazione di ‘hackeraggio’ da parte del virus e se vi possa essere una connessione con quei processi che studiamo quotidianamente in ambiti patologici solo apparentemente distanti, quali tumori, malattie genetiche e condizione legate all’invecchiamento: tutti eventi accomunati dall’accumulo di danno al DNA”.

Partendo da queste premesse i primi autori di questo studio, i ricercatori di IFOM Ubaldo Gioia e Sara Tavella, hanno individuato, attraverso l’uso di diversi sistemi cellulari in vitro, le cause molecolari alla base degli effetti deleteri del COVID-19, e ne hanno trovato conferma in vivo, sia in sistemi modello murini di infezione, sia in tessuti post-mortem derivati da pazienti affetti da COVID-19.

Quello che abbiamo osservato – illustrano Gioia e Tavella – è che S ARS-CoV-2, una volta entrato nella cellula, ne dirotta i processi fondamentali, costringendola a smettere di produrre deossinucleotidi, i “mattoni” del DNA, per farle produrre i ribonucleotidi ovvero i “mattoni” che servono a sintetizzare l’RNA della cellula e, soprattutto, quello del virus. È proprio questa alterazione del processo cellulare operata dal virus a proprio vantaggio a consentire l’esplosiva replicazione virale all’interno della cellula infetta da SARS-CoV-2.” Una conseguenza drammatica di tale sfruttamento dei meccanismi cellulari da parte del virus risulta essere la carenza di deossinucleotidi: “la cellula – descrivono i ricercatori – non riesce a replicare adeguatamente il proprio DNA e accumula danni nel suo genoma. Inoltre – proseguono Gioia e Tavella – abbiamo scoperto che il virus, oltre a causare la rottura del DNA per mancanza di deossinucleotidi, interferisce anche con i meccanismi cellulari di riparazione di questo DNA danneggiato, inibendo la proteina 53BP1 essenziale per il processo di riparazione”.

Questi due eventi, danneggiamento del DNA e inibizione della sua riparazione, hanno effetti drammatici sulla cellula infetta da SARS-CoV-2 e sui pazienti. “Tra questi – commenta d’Adda di Fagagna – sicuramente il precoce invecchiamento delle cellule, detto senescenza cellulare, e l’associata produzione di citochine infiammatorie. Non a caso la principale causa dei sintomi più gravi nei pazienti affetti da COVID-19 è proprio un’eccessiva produzione di citochine infiammatorie, nota anche come ‘tempesta di citochine’. In base ai risultati ottenuti abbiamo evidenziato come l’accumulo di danno al DNA, l’unico componente insostituibile delle nostre cellule, possa dare un contributo importante alla tempesta infiammatoria scatenata dal virus”. Ma i ricercatori non si sono fermati a questa osservazione. “Fornendo alle cellule infettate un supplemento di deossinucleotidi – spiegano Gioia e Tavella – abbiamo dimostrato che, riducendo il danno al DNA causato dal virus, abbattiamo anche i livelli di infiammazione”.

“È importante sottolineare – precisa d’Adda di Fagagna – che senescenza cellulare e infiammazione cronica sono alla base dei processi di invecchiamento, che esso sia fisiologico o patologico, e infatti molti scienziati stanno scoprendo sempre più frequentemente evidenze di un invecchiamento accelerato in casi di gravi di COVID-19. In questo senso sarà importante studiare anche la correlazione tra queste nostre nuove scoperte e condizioni quali il cosiddetto long COVID, per sviluppare nuovi trattamenti farmacologici che limitino gli effetti di tale patologia.”

“Questo studio – conclude il ricercatore – non sarebbe stato possibile senza l’indispensabile collaborazione dei laboratori dell’ICGEB di Trieste condotti dai colleghi Alessandro Marcello e Serena Zacchigna  che hanno compiuto gli esperimenti di infezione virale e analisi di materiale da pazienti. ” Oltre all’ICGEB hanno collaborato allo studio di IFOM il  San Raffaele di Milano (Matteo Iannacone), l’Università degli Studi di Padova (Chiara Rampazzo), l’Istituto Neurologico Besta (Paola Cavalcante) e l’Università degli Studi di Palermo (Claudio Tripodo).

 

SARS-CoV-2 infection induces DNA damage, through CHK1 degradation and impaired 53BP1 recruitment, and cellular senescence.

Gioia U, Tavella S, Martínez-Orellana P, Cicio G, Colliva A, Ceccon M, Cabrini M, Henriques AC, Fumagalli V, Paldino A, Presot E, Rajasekharan S, Iacomino N, Pisati F, Matti V, Sepe S, Conte MI, Barozzi S, Lavagnino Z, Carletti T, Volpe MC, Cavalcante P, Iannacone M, Rampazzo C, Bussani R, Tripodo C, Zacchigna S, Marcello A, d’Adda di Fagagna F.Nat Cell Biol. 2023 Mar 9. doi: 10.1038/s41556-023-01096-x. Online ahead of print.PMID: 36894671

 

 

 

 

IGM-External seminars – Pietro Luigi Mauri

Martedì 16 Marzo 2023

Aula “A.Falaschi” IGM LLCS di Pavia

ore 14:30 

 

Pietro Luigi Mauri

Head of Proteomics Laboratory – ITB CNR

 

Proteomics for biomarker and target discovery – Translational and Fundamental Investigations

 

Ospite: Giovanni Maga

IGM-External seminars – Anna Villa

Martedì 7 Marzo 2023

Aula “A.Falaschi” IGM LLCS di Pavia

ore 14:30 

 

Anna Villa

Istituto di Ricerca Genetica e Biomedica IRGB CNR – Head of “Pathogenesis and Treatment of immune and bone disease” at Telethon Institute for Gene Therapy, San Raffaele, Milan, Italy 

 

Advances in Pathophysiology and treatment of RAG defects

 

Ospite: Giovanni Maga

Collegio Nuovo Pavia – Incontro con Maria Chiara Carrozza

COLLEGIO NUOVO – FONDAZIONE SANDRA E ENEA MATTEI
VIA ABBIATEGRASSO, 404 – PAVIA

Lunedì 23 gennaio 2023, alle ore 21.00

Incontro con
MARIA CHIARA CARROZZA
Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche
Ordinario di Bioingegneria Industriale – Istituto di Biorobotica – Scuola Superiore Sant’Anna
Condotto da
GIOVANNI MAGA
Direttore – Istituto di Genetica Molecolare “Luigi Luca Cavalli-Sforza” – CNR

 

«Essere la prima donna alla guida del più importante e grande centro di ricerca del Paese è una sfida e una responsabilità senza precedenti. Ma anche un cambio di passo e di prospettiva» […] «una donna che nomina un’altra donna è il passaggio a una nuova era, un simbolo dell’empowerment femminile e di quello che le ragazze possono ottenere, un modello nella loro carriera». – M. C. Carrozza (dichiarazione su “Corriere della Sera” e su “la Repubblica”, 13 aprile 2021)
Lunedì 23 gennaio (ore 21, in Aula Magna e su Zoom, oltre che in diretta Facebook) arriva al Collegio Nuovo la Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR, Maria Chiara Carrozza, già Rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa (la più giovane in Italia, nominata a 43 anni) e Ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca nel Governo presieduto
da Enrico Letta.
Oggi, oltre a essere ordinario di Bioingegneria Industriale presso l’Istituto di Biorobotica del Sant’Anna, è membro del Comitato Tecnico-Scientifico della Fondazione Don Gnocchi, di cui, sino alla nomina al CNR, è stata Direttrice scientifica nell’ambito della gestione della Ricerca Traslazionale nel campo della Medicina della Riabilitazione.
Sarà il prof. Giovanni Maga, Direttore dell’Istituto di Genetica Molecolare – CNR a dialogare in pubblico con la Presidente Carrozza. Tema, la ricerca scientifica, naturalmente; in particolare l’aspetto di “visione”, fortemente multidisciplinare e in stretta connessione con il mondo dell’industria, e quello di “gestione”, in considerazione delle sfide, non solo in materia di fondi economici, che una tale prospettiva integrata e tesa all’innovazione pone.
Maria C. Carrozza, pensando anche ai giovani, della ricerca ha una visione “al servizio” della società: del resto lei stessa, dopo la laurea in Fisica e il PhD in Ingegneria a Pisa, maturò a poco più di trent’anni la scelta di specializzarsi nell’ambito della bioingegneria della riabilitazione: è stato il senso di “interesse pubblico”, che ha sempre sentito forte, a spingerla in quella direzione. Sollecitata a dare un consiglio ai giovani futuri, auspicati, ricercatori ha risposto: «Il nostro non è solo un mestiere bello, meraviglioso, è il mestiere del futuro, lo è sempre stato. Affacciarsi sulle frontiere della conoscenza, del progresso, dell’innovazione significa essere generosi, occuparsi dei nostri concittadini, in particolare degli ultimi e dei fragili che possiamo aiutare, ma soprattutto dei nostri figli e nipoti, delle nuove generazioni. Chi è giovane non può non amare la sfida del futuro e volerla vincere prima di tutto in casa propria». (Redazione “Gente”, 13 maggio 2021).
L’accesso all’incontro su Zoom è regolato previa registrazione (fino a 500 posti disponibili, inclusi quelli previsti per gli studenti della Conferenza dei Collegi Universitari di Merito per cui l’iniziativa rientra, su conferma eventuale del singolo Collegio interessato, nelle attività formative riconosciute) su questa pagina: registrazione entro il 23 dicembre, ore 18.30. La conferma dell’ammissione, con il link, viene inviata via mail entro le ore 20. Per seguire la diretta Facebook, visitate @collegionuovopavia.
Per chi desidera partecipare in presenza, la scadenza delle iscrizioni è il 22 gennaio (riceverà conferma del posto in sala entro il 23 mattina via mail). L’accesso in sala è regolato in base alla capienza della stessa (198 posti). Se non sarà possibile l’ammissione in sala, verrà inviato il link Zoom

Locandina

Auguri

Cari colleghi,

questo è l’ultimo messaggio di fine anno che vi rivolgo nel mio primo mandato da Direttore, che scadrà il 30 Aprile 2023. Sono stati quattro anni intensi, caratterizzati purtroppo dalla pandemia da Covid-19 che ha imposto a tutti limitazioni e sacrifici.

Come Direttore permettetemi di dire che sono orgoglioso di come tutti voi, ricercatori, tecnologi, tecnici, amministrativi, borsisti, studenti, avete reagito a questa sfida epocale. Il vostro impegno e il vostro sostegno sono stati per me fondamentali e hanno consentito all’Istituto di continuare ad operare anche nei momenti più difficili. Grazie.

In questi quattro anni l’Istituto è cresciuto: sono entrate forze nuove, giovani ricercatori che con il loro entusiasmo e la loro capacità di guardare lontano rappresentano un grande investimento per il futuro dell’Istituto. Abbiamo mantenuto l’eccellenza nella produzione scientifica e siamo stati capaci di reperire risorse da grant competitivi. Siamo tra gli Istituti del Dipartimento con il maggiore impegno nei progetti PNRR essendo coinvolti in un Centro Nazionale, due Partenariati e un Ecosistema per l’Innovazione. Questo a ulteriore testimonianza del valore delle vostre ricerche.

L’Istituto è chiamato nei prossimi anni ad affrontare nuove sfide: dal Piano di Rilancio del CNR, che sicuramente porterà ad una profonda revisione dell’assetto della rete scientifica e del ruolo degli Istituti, che avranno sempre più autonomia, al PNRR che richiederà un grande sforzo coordinato per la corretta gestione. In un quadro più ampio, l’istituto dovrà assolutamente mantenere la sua competitività ed eccellenza: questo significa avere la capacità di intercettare i temi più sfidanti e realizzare progetti di frontiera. Essenziale, quindi, sarà sempre più la capacità di interagire tra ricercatori all’interno dell’Istituto e all’esterno. Fare rete, creare collaborazioni, uscire da ambiti magari troppo ristretti per aprirsi a nuove linee di ricerca saranno elementi fondamentali.

Le risorse ottenute ci hanno consentito di fare fronte non solo alle spese ordinarie, ma anche ai molti interventi straordinari che si sono resi necessari per garantire il funzionamento dell’Istituto. Sono stati realizzati significativi interventi strutturali: il rifacimento della pavimentazione della nostra aula Falaschi, il portone d’ingresso, la sostituzione delle pompe di alimentazione dell’impianto antincendio, l’installazione della rete Wi-Fi di Istituto, il rifacimento e messa a norma dell’impianto rilevamento fumi.

A fronte di eventi imprevisti siamo intervenuti rapidamente per ripristinare il corretto funzionamento delle caldaie e dell’impianto di riscaldamento. Inoltre la Direzione Generale, su nostra richiesta, mi ha confermato di aver messo a bilancio preventivo le risorse da destinare alla sostituzione dei quadri elettrici dell’Istituto. Questo sarà un lavoro impegnativo, che richiederà anche la chiusura parziale o totale dell’Istituto per alcuni periodi, e che sarà compito del prossimo Direttore realizzare. Sono comunque già state avviate le procedure per redigere un progetto da presentare agli Uffici centrali.

L’Istituto ha aderito alla convenzione FM4 del CNR, che alleggerisce significativamente gli oneri precedentemente a carico dell’Istituto per l’espletamento di molti servizi, dalle pulizie alle manutenzioni degli impianti

Vorrei qui ringraziare il personale dell’Amministrazione, della Segreteria e dell’Ufficio tecnico e sicurezza: Paola Occorsio, Stefania Riboni, Ornella Fiorani, Antonella Lisa, Daniela Tavarnè, Cristina Bagarotti, Fiorenzo Peverali, Paolo Capella, Carlo Spairani, per il continuo supporto a me e all’Istituto, per l’eccezionale impegno anche oltre il dovuto e per la dedizione che hanno sempre dimostrato.

Un grazie anche al personale tecnico di supporto ai laboratori, Tiziana Nardo, Anna Garbelli, Roberta Ricotti, Giovanna Lamberti, per la grande disponibilità ad assicurare servizi essenziali per il funzionamento dell’Istituto.

Ringrazio Giovanna Lattanzi che guida la nostra Sede Secondaria di Bologna e Fabrizio d’Adda di Fagagna che coordina la nostra URT presso IFOM, e con loro tutto il personale in forza alle nostre sedi esterne presso il Rizzoli, IFOM e Chieti, per il contributo importante che danno nel mantenere l’eccellenza dell’Istituto

Infine, ma non certo ultimi per importanza, ringrazio tutti voi, ricercatori, tecnologi e giovani in formazione. Voi rappresentate la storia dell’Istituto e allo stesso tempo ne scrivete il futuro. Grazie per il vostro lavoro e per il sostegno e la considerazione che mi avete riservato.

Siamo tutti consapevoli che permangono delle criticità, ma sono sicuro che il vostro impegno, l’eccellenza del vostro lavoro e il vostro sostegno al prossimo Direttore renderanno sempre possibile superarle.

Auguro a tutti voi un Anno Nuovo ricco di successi e soddisfazioni.

Giovanni Maga

 

IGM-IFOM Joint Seminars – Silvia Bione

7 Luglio 2022 – ore 14:30

Silvia Bione

Dissecting the role of GC-AG introns in gene expression regulation