I telomeri come bersaglio di una potenziale terapia innovativa per il 10-15 % di tumori intrattabili

Individuata nei laboratori di IFOM una possibile soluzione terapeutica per trattare i tumori ALT, in cui rientrano ad esempio il glioblastoma e l’osteosarcoma e contro cui chemioterapia e radioterapia risultano poco efficaci. Si tratta di una terapia a base di Oligonucletidi Antisenso che agisce sugli RNA che promuovono la longevità delle cellule cancerose di questa tipologia di tumori. Lo studio, recentemente pubblicato su Nature Communications, è stato sostenuto da Fondazione AIRC.

Uno studio condotto presso l’IFOM di Milano ha identificato un nuovo approccio terapeutico per il trattamento dei tumori ALT, acronimo che sta per Allungamento Alternativo dei telomeri, dall’inglese Alternative Lengthening of Telomeres. Questi tumori, seppur poco noti al di fuori della comunità scientifica, rappresentano circa il 10-15% di tutti i tumori e la quasi totalità di alcuni tumori del sistema nervoso centrale, come il glioblastoma, e dei tessuti ossei, come l’osteosarcoma.

“I tumori ALT rappresentano una sfida notevole nell’ambito dell’oncologia – illustra Fabrizio d’Adda di Fagagna, a capo del laboratorio Risposta al danno al DNA e senescenza cellulare all’IFOM di Milano e Dirigente del CNR – poiché al momento non esiste una terapia specifica e risolutiva per i pazienti che ne sono affetti e, inoltre, le terapie convenzionali come la chemioterapia e la radioterapia sembrano essere particolarmente inefficaci, indicando l’urgenza di trovare nuovi approcci con potenziale terapeutico per il loro trattamento. Si tratta di una porzione significativa di pazienti oncologici, uno sforzo della comunità scientifica in questa direzione è pertanto dovuto”.

“Nel nostro laboratorio abbiamo quindi avvertito l’esigenza – prosegue d’Adda di Fagagna – di identificare un nuovo approccio per il trattamento dei tumori ALT e siamo grati ad AIRC per aver creduto nella nostra intuizione finanziando questo studio i cui risultati sono stati appena pubblicati su Nature Communications e che indicano una prospettiva concreta a potenziale beneficio dei pazienti”.

Da cosa sono caratterizzati i tumori ALT? “Ciò che distingue questi tumori – prosegue d’Adda di Fagagna – è un meccanismo di sopravvivenza della cellula tumorale che si basa su una peculiare strategia di mantenimento dei telomeri, ovvero le protezioni dei cromosomi che hanno un ruolo cruciale sulla longevità delle cellule, incluse quelle tumorali.”

Il laboratorio di Fabrizio d’Adda di Fagagna si occupa da 20 anni del ruolo dei telomeri nel mantenere la capacità proliferativa delle cellule. La loro funzione è ormai nota per essere trasversale nel mantenimento della salute dell’essere umano: un’alterata funzione dei telomeri è connessa ai processi di invecchiamento, così come alla predisposizione a nascere con patologie genetiche o all’aumentata probabilità di sviluppare un tumore. “I telomeri stessi – precisa il ricercatore – sono soggetti ad usura e a danneggiamenti e in tempi recenti (https://www.nature.com/articles/ncomms13980) abbiamo scoperto una famiglia di RNA telomerici mai caratterizzati prima, che si è rivelato cruciale nell’attivare il processo di allarme nella cellula e promuovere la sua riparazione. Ed è proprio su questo RNA che ora stiamo facendo leva per sviluppare strategie terapeutiche innovative per i tumori ALT”. Le cellule cancerogene di questa neoplasia sono infatti caratterizzate da telomeri costantemente danneggiati, e lo studio pubblicato su Nature Communications ha fatto emergere che proprio questo RNA risulta essenziale per la loro riparazione e, di conseguenza, la loro proliferazione incontrollata e sopravvivenza. “Tale evidenza – sottolinea d’Adda di Fagagna – ci ha permesso di identificare questi RNA telomerici come un nuovo bersaglio molecolare che può essere selettivamente preso di mira con degli approcci innovativi per indurre la morte selettiva delle cellule tumorali ALT”

La soluzione terapeutica su cui si sono concentrati i ricercatori di IFOM arriva da una tecnologia innovativa che si sta affermando con successo su vari fronti di ricerca avanzata e clinici: gli oligonucleotidi antisenso, detti anche ASO. Si tratta di una nuova classe di farmaci, consistenti in brevi sequenze sintetiche , simili al DNA, disegnate e sintetizzate per legare in modo complementare un bersaglio specifico, costituito da un RNA

patologico, e bloccarlo. “Abbiamo pertanto disegnato – spiega d’Adda di Fagagna – un ASO altamente selettivo e complementare all’RNA che promuove la longevità delle cellule tumorali ALT e, con grande nostra soddisfazione, abbiamo osservato in vitro che le cellule ALT provenienti da tumori del cervello e delle ossa e trattate con gli ASO sono andate incontro a morte cellulare, mentre l’impatto sulle cellule sane è risultato assolutamente trascurabile.” Questi risultati sono stati ottenuti anche grazie al contributo dell’unità di terapie sperimentali dell’IFOM condotta da Ciro Mercurio. “Il nostro prossimo impegno – conclude il ricercatore – sarà di avvicinare sempre di più questo approccio terapeutico all’uso clinico, anche verificando il potenziale di sinergia con altre molecole che ne aumentino ulteriormente l’efficacia.”

Questa ricerca, condotta dai ricercatori Ilaria Rosso e Corey Jones-Weinert, con il coordinamento di Fabrizio d’Adda di Fagagna e la supervisione sperimentale di Francesca Rossiello, non sarebbe stata possibile senza il contributo di un grant dell’associazione italiana per la ricerca sul cancro (AIRC) (Investigator Grant), e di un European Research Council (ERC) Advanced Grant (“TeloRNAging”).

 

 

BANDI DI CONCORSO DSB CNR 2023

Sono stati pubblicati i bandi di Concorso DSB 2023 per l’assegnazione di due premi inerenti rilevanti risultati scientifici conseguiti.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del DSB CNR ai seguenti link:

https://dsb.cnr.it/News/NewsDetails?IDnotizia=1683

https://dsb.cnr.it/News/NewsDetails?IDnotizia=1684

 

 

 

IGM former student seminar – Giulia Monticone

Martedì 21 NOVEMBRE 2023

Aula “A.Falaschi” IGM LLCS di Pavia

ore 15:00

 

Giulia Monticone

Louisiana Cancer Research Center at LSU Health Sciences Center, New Orleans (US)

 

It’s time to wake up: awakening protective immunity with adenosine-based immunotherapy

 

 

 

Maria Michela Pallotta nuova ricercatrice IGM

E’ un piacere dare il benvenuto a Maria Michela Pallotta nel nostro team all’Istituto di Genetica Molecolare del CNR di Pavia. Maria Michela si unisce a noi come ricercatore a tempo determinato nell’ambito del bando PNRR “One Health Basic and Translational Research Actions addressing Unmet Needs on Emerging Infectious Diseases,” con una focalizzazione sulla tematica “Emerging Infectious Diseases,” sotto la guida del Dott. Giovanni Maga. 

Maria Michela ha completato un dottorato presso l’Università di Napoli Federico II, con particolare attenzione agli effetti neurotossici e genotossici dell’esposizione al pesticida organofosfato Clorpirifos.

Negli ultimi anni, ha proseguito la sua ricerca presso l’ITB CNR di Pisa, concentrandosi sul ruolo della coesina nelle patologie tumorali e nelle malattie rare. 

Nel 2023, Maria Michela ha ottenuto un prestigioso Seed Grant ITB-CNR in qualità di Principal Investigator, con un progetto promettente intitolato “Cohesin Mutations and Wnt Agonism: A New Therapeutical Approach for Cancer.”  

Siamo entusiasti di accoglierla nella nostra comunità di ricerca e guardiamo avanti a scoprire quali contributi innovativi porterà al nostro istituto. Benvenuta, Maria Michela!

 

IL CNR E LA GENETICA – La genetica ai giorni nostri

LA GENETICA AI GIORNI NOSTRI

29 settembre 2023

E’ disponibile il video degli interventi dell’Evento “la genetica ai giorni nostri ” tenutosi il 29 settembre 2023 presso l’Istituto di Genetica Molecolare Luigi Luca Cavalli Sforza ed incluso nella celebrazione del Centenario dell’Ente: Il Cnr e la genetica.

 

Programma

Link al video dell’evento

 

IGM former student seminar – Cristina Belgiovine

Martedì 10 OTTOBRE 2023

Aula “A.Falaschi” IGM LLCS di Pavia

ore 14:30 

 

Cristina Belgiovine

Università di Pavia – Policlinico San Matteo Pavia Fondazione IRCCS

 

Role of immune response in tumor and prosthetic microenvironment

 

 

 

IL CNR E LA GENETICA

IL CNR E LA GENETICA

29 settembre 2023

L’evento è dedicato ai vari campi della genetica che hanno visto il CNR promotore e protagonista in Italia ed all’estero grazie alle scuole fondate da Adriano Buzzati-Traverso, Antonio Cao e Luigi Cavalli Sforza. Ripercorrendo questa tradizione da un punto di vista storico e scientifico, l’evento vedrà la contemporanea partecipazione dell’Istituto di Genetica e Biofisica (IGB) di Napoli, dove vengono studiate le basi molecolari di diverse malattie genetiche rare, l’Istituto di Ricerca Genetica e Biomedica (IRGB), nella cui sede di Lanusei sono svolte fondamentali ricerche legate all’invecchiamento della popolazione, e l’Istituto di Genetica Molecolare (IGM) di Pavia, a sua volta specializzato nello studio dei meccanismi cellulari legati alle malattie genetiche ed alle infezioni virali.

Programma

IGM-External seminars – Anna Kajaste-Rudnitski

Lunedì 25 Settembre 2023

Aula “A.Falaschi” IGM LLCS di Pavia

ore 14:30 

 

Anna Kajaste-Rudnitski

Group Leader – Retrovirus-Host Interactions and Innate Immunity to Gene TRANSFER SR-Tiget, Milan

 

 

Dissecting the Role of Cell Intrinsic Innate Immunity in Gene Therapy and Disease

 

 

Ospite: Alessandra Montecucco

IGM-External seminars – Alessandra Magistrato

Mercoledì 27 Settembre 2023

Aula “A.Falaschi” IGM LLCS di Pavia

ore 10:00 

 

Alessandra Magistrato

National Research Council-Institute of Material Foundry (CNR-IOM) Trieste

 

Unraveling the Mechanism of pre-mRNA Splicing via All-atom Simulations

 

 

Ospite: Giuseppe Biamonti

Bando FIS: Dana Branzei vincitrice di un advanced grant nel settore ERC Life Sciences

Con la pubblicazione delle graduatorie il 31 Luglio si è conclusa la procedura di valutazione dei progetti del Fondo Italiano per la Scienza del Ministero dell’Università e della Ricerca, FIS 2021. Il bando FIS si propone di sostenere a livello nazionale progetti di ricerca fondamentale, analoghi a quelli finanziati dallo European Research Council (ERC).

Grazie ad una dotazione di 50 milioni di euro sono stati finanziati 25 Advanced Grant per importi fino a un milione e mezzo di euro ciascuno, destinati a Principal Investigator affermati, e 22 Starting Grant per importi fino a un milione di euro ciascuno, destinati a Principal Investigator junior, che non abbiano conseguito il dottorato da più di 10 anni.

In totale 47 progetti su 1912 presentati con un tasso di successo del 2,5%.

La Dottoressa DANA BRANZEI dell’Istituto di Genetica Molecolare Luigi Luca Cavalli-Sforza di Pavia si è aggiudicata un advanced grant nel settore ERC Life Sciences con il progetto Replication-associated cohesion and recombination

La Dottoressa Branzei, nata in Romania, dopo aver conseguito laurea e dottorato in Giappone, si è trasferita in Italia dove nel 2008 è diventata PI IFOM a Milano. Ha vinto numerosi Grant internazionali tra cui un ERC Starting Grant (2009-2014) e un ERC consolidator (2016-2021) grazie al quale ha ottenuto un posto di primo ricercatore CNR nel 2019. Dal 2022 è Dirigente di ricerca CNR. Membro EMBO. Ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali. Si occupa di 1) comprendere le origini dell’instabilità cromosomica in cellule eucariotiche in seguito a stress replicativo e 2) di come la replicazione del genoma sia accoppiata all’organizzazione spaziale e alla compattazione del DNA nel nucleo della cellula.Ha pubblicato 91 articoli su riviste internazionali di prestigio tra cui solo negli ultimi 3 anni 3 Nature comunications, 1 Science, 1 PNAS e 2 Genes and Development.