Seminario del prof. Foiani al DBB

Mercoledì 5 febbraio alle ore 11 il prof. Marco Foiani, direttore dell’Istituto di genetica molecolare “Luigi Luca Cavalli-Sforza”, terrà un seminario presso l’Aula “Jucci” del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Lazzaro Spallanzani” (Via Adolfo Ferrata, 9, 27100 Pavia PV).

L’argomento del seminario sarà “Mechanisms controlling nuclear and genome integrity”.

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IGM Retreat 2025

Tre giorni di confronto e dialogo per programmare le attività dell’istituto

 

Il personale dell’Istituto di Genetica Molecolare “Luigi Luca Cavalli-Sforza” ha partecipato dal 20 al 22 gennaio 2025 al retreat annuale che si è svolto presso il centro “La Bellotta” di Pontenure (PC).

Il direttore dell’istituto, prof. Marco Foiani, ha illustrato le sfide che si profilano all’orizzonte dell’organizzazione, ponendo l’attenzione sui risultati ottenuti e sugli obiettivi da raggiungere nel prossimo anno. Il direttore si è concentrato, in particolare, sulla mission dell’istituto.

Successivamente, durante alcuni talk e tavole rotonde, sono stati presentati i servizi e le tecnologie disponibili nelle sedi di Pavia e Bologna. È stata anche introdotta la neonata PhD-PostDoc association.

Il clima conviviale ha favorito la conoscenza e lo scambio di opinioni fra le varie componenti della struttura organizzativa.

 

 

Lo studio che «protegge» le cellule

Così si rallenta l’invecchiamento

Gli scienziati e il progetto Age-It, coordinato dall’Università di Firenze con i fondi del PNRR

 

Sul Corriere della Sera del 13 gennaio 2025 è stato pubblicato un articolo a proposito del progetto Age-It.

 

«Non cerchiamo l’elisir di lunga vita. L’obiettivo è ritardare la senescenza intesa come fase in cui certe patologie possono prendere il sopravvento», traccia la linea del traguardo Fabrizio d’Adda di Fagagna, dirigente di ricerca dell’Istituto di genetica molecolare del Cnr e principal investigator all’Ifom, l’istituto di oncologia molecolare della Fondazione Airc.

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IGM Guest Seminars – Ohad Medalia

Lamins: Thin Filaments with Broad Impact

Ohad Medalia, PhD
Full Professor, University of Zurich

 

 

When: 10:30-11:30 pm, Wednesday, December 4th 2024

Where: CNR-IGM Bologna 

IGM Guest Seminars – Massimiliano Pagani

Know Your Enemy:

Unraveling the Gene Regulatory
Networks of Tumor-Infiltrating CD4+

Massimiliano Pagani, PhD

IFOM – Istituto Fondazione di Oncologia Molecolare ETS

 

When: 12.00-1 pm, Wednesday, December 4th 2024
Where: Aula Falaschi, Ground floor, Institute of Molecular Genetics  Via Abbiategrasso 207, Pavia
(Entrance in Via Ferrata 9, Campus “La Nave”, University of Pavia

 

IGM Guest Seminars – Andrea Ciliberto

Why are tubulins different?

Andrea Ciliberto, PhD

IFOM – Istituto Fondazione di Oncologia Molecolare ETS

 

 

When: 12.00-1 pm, Wednesday, October 23st 2024
Where: Aula Falaschi, Ground floor, Institute of Molecular Genetics  Via Abbiategrasso 207, Pavia
(Entrance in Via Ferrata 9, Campus “La Nave”, University of Pavia

 

IGM Guest Seminars – M. di Antonio

Individual G-quadruplex targeting with chemically functionalised CRISPR-Cas9 uncovers ligand-specific biological responses

 

Marco di Antonio, PhD

Imperial College London, Department of Chemistry, London, UK

When: 12.00-1 pm, Monday, October 21st 2024
Where: Aula Falaschi, Ground floor, Institute of Molecular Genetics  Via Abbiategrasso 207, Pavia
(Entrance in Via Ferrata 9, Campus “La Nave”, University of Pavia

 

IGM e Sammy Basso

I colleghi dell’IGM ricordano Sammy Basso, un ricercatore brillante, un amico sincero, una guida nel nostro lavoro. Pieno di amore per la vita, di disponibilità verso tutti, di ironia e di allegria. Con l’entusiasmo che ci ha trasmesso e con sempre maggiore determinazione continueremo a studiare la progeria. Grazie Sammy!

L’integrità del genoma cellulare come “arma” per combattere il tumore

Un gruppo dell’Istituto di genetica molecolare “Luigi Luca Cavalli-Sforza” del Consiglio nazionale delle ricerche di Pavia (Cnr-Igm) ha individuato il ruolo chiave svolto dalla proteina DDX3X nel preservare l’integrità del genoma cellulare. Il risultato è rilevante dal punto di vista oncologico perché in presenza di processi di trasformazione tumorale l’integrità del genoma è compromessa.

La proteina DDX3X è, infatti, in grado di rimuovere i filamenti di RNA che, quando sono appaiati al DNA e presenti in eccesso, causano instabilità genomica e mutazioni in grado di alterare i normali meccanismi di funzionamento del genoma stesso.

Spiega Giovanni Maga, ricercatore del Cnr-Igm, direttore del Dipartimento di scienze biomediche dell’Ente e responsabile della ricerca: “Nel nostro genoma sono presenti numerose regioni in cui al filamento di DNA sono appaiate molecole di RNA. Insieme formano dei tratti ibridi di RNA e DNA. Le strutture che essi formano, dette ‘R-loops’, svolgono importanti funzioni di regolazione dell’espressione dei geni. Se però sono presenti in eccesso possono causare instabilità genomica e mutazioni e un loro metabolismo alterato è caratteristico di molti tipi di tumore”.

A regolare la presenza di queste strutture, preservando l’integrità del genoma, interviene un nuovo attore, la proteina DDX3X. “I risultati del nostro studio hanno rivelato che questa proteina è in grado di rimuovere il filamento di RNA degli ‘R-loops’ e degradarlo, tenendone sotto controllo la quantità. Non solo: abbiamo rilevato la capacità della proteina DDX3X di legarsi a particolari enzimi, tra cui in particolare l’enzima RNasiH2, già noti per la loro proprietà di degradare i filamenti di RNA e ricostituire la normale doppia elica del DNA. Da tale legame viene così potenziata l’attività di degradazione degli RNA. Anche questo aspetto è del tutto innovativo: non erano infatti noti, a oggi, fattori di supporto a tali processi enzimatici”, aggiunge Maga.

I risultati della ricerca sostenuta da Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, pubblicati sulla rivista Nucleic Acids Research, potranno indicare nuove strategie per combattere l’insorgenza del cancro. “L’espressione di DDX3X è alterata in molti tipi di tumore e tra le numerose funzioni svolte da questa proteina ve ne sono alcune importanti nella trascrizione e nella risposta immunitaria”, conclude Giovanni Maga. “La scoperta di un suo ruolo essenziale nella regolazione degli ‘R-loops’ apre nuovi scenari nella comprensione dei meccanismi con cui la cellula protegge il genoma e, allo stesso tempo, può indicare nuove strategie terapeutiche”.

Per informazioni:
Giovanni Maga
Cnr-Igm, direttore di Cnr-Dsb
giovanni.maga@cnr.it

Ufficio stampa:
Francesca Gorini
Ufficio stampa Cnr
francesca.gorini@cnr.it

Responsabile Unità Ufficio stampa:
Emanuele Guerrini
emanuele.guerrini@cnr.it
ufficiostampa@cnr.it
06 4993 3383

Vedi anche:

Link CNR: https://www.cnr.it/it/comunicato-stampa/12921

MICSE guidelines published in “Cell” provide a universal toolset for cellular senescence in vivo research

MICSE guidelines published in “Cell” provide a universal toolset for cellular senescence in vivo research

Targeting cellular senescence as a therapeutic strategy is considered of great promise to address age-associated diseases including cardiovascular, neurodegenerative, pulmonary, kidney or musculoskeletal diseases. But cellular senescence is a coin with two sides. While chronic senescence is widely implicated in tissue pathology, transiently induced senescence is a vital part of the healing process. Therefore, a deep understanding of senescence processes is needed to tackle precisely the right cells at the right time.

Cellular senescence is a state triggered by stress, characterized by stable cell cycle arrest and increased secretory activity. Recent advancements in tools for studying senescence have opened new possibilities for understanding its diverse roles in health and disease and for exploring senescent cells as therapeutic targets. However, identifying and characterizing senescent cells in tissues and living organisms present several conceptual, methodological, and practical challenges. Traditional markers of senescence, which were originally discovered and validated in cell culture models, often do not function well in the natural tissue environment or “in situ.”

The newly devised “MICSE” guidelines, short for “Minimal Information on Cellular Senescence Experimentation in vivo”, have been developed as toolset that enables a more accurate assessment of the impact of senescent cells on physiological and pathological processes. They provide a comprehensive and updated overview of senescence markers across various contexts and discuss the technical adaptations necessary for the different types of materials available for studying senescence, including biopsies and liquid biopsies like blood samples, and cancer samples, each with their own unique properties and limitations. As there is no single biomarker for cellular senescence, MICSE is based on a uniform toolset of markers and techniques based on multiple indicators that need to be measured simultaneously. The guidelines have now been published in the prestigious scientific journal “Cell”.

Senescence in vivo event and MICSE guidelines were initiated and coordinated by Mikolaj Ogrodnik (LBG), Johannes Grillari (LBI Trauma, and BOKU University), Heinz Redl (LBG), Nadja Ring (LBG) and Marco Demaria (ICSA and ERIBA). They invited scientists from Austria, the United Kingdom, Spain, the United States, Italy, Greece, Japan, Israel, Canada, Germany, and the Netherlands. Fabrizio d’Adda di Fagagna from IGM-CNR and IFOM contributed to it.

https://www.cell.com/action/showPdf?pii=S0092-8674%2824%2900640-8