Nobel Party 2019

Quest’anno il Premio Nobel per la medicina e la fisiologia è andato a  William G. Kaelin Jr., Sir Peter J. Ratcliffe e Gregg L. Semenza, per i loro studi sulla regolazione trascrizionale in dipendenza dal livello di ossigeno. Il Premio Nobel è sempre un’occasione per riflettere non solo sulla scoperta in se’, ma anche sul significato e gli sviluppi che ha avuto negli anni successivi.

MARTEDI’ 5 NOVEMBRE 2019 alle 15.00 in Aula Falaschi verrà organizzato un pomeriggio dedicato a conoscere più da vicino le ricerche che hanno meritato il massimo riconoscimento di quest’anno. 

Ci guideranno in questo viaggio Lorenzo Magrassi e Giacomo Buscemi, attraverso due folgoranti interventi.

Quando la cellula perde il controllo capire il cancro per sconfiggerlo

E’ uscito per la casa editrice Zanichelli, il libro scritto da Giovanni Maga: “Quando la cellula perde il controllo: capire il cancro per sconfiggerlo” Si tratta di un libro divulgativo sui tumori, adatto sia ai ragazzi delle superiori che a studenti universitari o adulti curiosi ma non addetti ai lavori.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che nel solo 2018 oltre 35 milioni di persone nel mondo si sono ammalate di cancro. Quasi dieci milioni sono decedute a causa della malattia, rendendola la principale causa di morte nel mondo. Oggi conosciamo oltre 100 diversi tipi di tumore, ma perché sono così tanti? La risposta è nelle complesse basi molecolari alla radice della malattia. È proprio a causa di questa complessità che trovare una cura per il cancro rappresenta una delle sfide più difficili che deve affrontare la moderna medicina. Grazie alle conoscenze sulle basi molecolari del cancro, oggi possiamo riconoscere le cellule tumorali, tracciarne l’identikit genetico e scegliere terapie personalizzate. Possiamo leggere il DNA alla ricerca delle mutazioni che provocano il cancro e sviluppare farmaci che colpiscono solo le cellule malate. Agiamo sul nostro sistema immunitario e lo rendiamo capace di riconoscere e aggredire i tumori. Arruoliamo virus e batteri per attaccare e uccidere le cellule cancerogene. Le cure alternative sono invece una minaccia. Omeopatia, cristalloterapia, diete miracolose a base di cartilagine di squalo o bicarbonato sono trappole mortali. La ricerca scientifica è l’unico investimento sicuro per curare il cancro. Ma perché le persone abbiano fiducia nella ricerca e continuino a sostenerla, senza attese o delusioni ingiustificate, è necessario che comprendano anche le sfide che essa deve affrontare.

IGM EXTERNAL SEMINARS

Giovedì 3 Ottobre 2019 alle ore 11:30 la dott.ssa nell’aula Falaschi dell’IGM-CNR la Dott.ssa Martina Peritore (Max Planck Institute of Biochemistry) terrà un seminario dal titolo: “The fate of nucleosomes at DNA double strand breaks”.

 

Notte Dei Ricercatori Bologna

Venerdì 27 settembre 2019 i ricercatori dell’IGM CNR di Bologna saranno presenti alla Notte dei Ricercatori a Bologna in Piazza Scaravilli alle ore 18 per soddisfare le curiosità del pubblico sul “DNA”.

 

PROGRAMMA COMPLETO

IGM EXTERNAL SEMINARS

Martedi’ 24 settembre 2019 alle ore 11:30 la Prof. Barbara van Loon (Norwegian University of Science and Technology) terra’, presso l’Aula Falaschi dell’IGM, un seminario dal titolo: “Role of DNA repair in neurodevelopment”.

 

Breve CV:

Barbara van Loon obtained MSc in Biology at the University of Zagreb (Zagreb, Croatia) in 2006. She then moved to the University of Zurich (Zurich, Switzerland) and was, under supervision of prof. Ulrich Hu?bscher, awarded PhD degree with honors in 2010. After Postdoctoral stay in the group of prof. Leona D. Samson at the MIT (Cambridge, USA), Barbara returned to the University of Zurich and established her research group. In 2016 Barbara was awarded Onsager Fellowship, and as associate professor joined the Norwegian University of Science and Technology (Trondheim, Norway). Barbara’s major scientific contributions include, unraveling role of DNA polymerases and glycosylases in the oxidative and alkylation DNA damage response, and demonstrating links between impaired genome integrity maintenance and onset of neurological disease. Currently Barbara’s research primarily focuses on exploring the importance of DNA glycosylases, and consequently recognition of aberrant DNA bases, in ensuring unperturbed neurodevelopment.

IGM EXTERNAL SEMINARS

Martedi’ 25 giugno alle ore 15 il Prof. Valter Longo terra’ un seminario dal titolo: “Fasting mimiking diets, multi-system regeneratio and healthspan”. Valter Longo è Professore di Biogerontologia e Direttore dell’Istituto sulla Longevità all’USC (University of Southern California) – Davis School of Gerontology di Los Angeles e direttore del programma di Oncologia e longevita’ in IFOM, Milano.

Il seminario conclude il corso Frontiers in Molecular Biology: DNA and RNA metabolism in normal physiology and disease del Dottorato in Genetica, Biologia Molecolare e Cellulare.

8th Arturo Falaschi Lecture

Venerdì 17 Maggio 2019 si terrà l’Ottava “Arturo Falaschi Lecture“. Quest’anno la conferenza dal titolo “Spatiotemporal heterogeneity of second messengers in living cells” sarà tenuta dal Prof. Tullio Pozzan, Direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). La conferenza si svolgerà presso l’Aula “A. Falaschi” dell’Istituto di Genetica Molecolare Luigi Luca Cavalli-Sforza di Pavia.

Per ulteriori informazioni contattare: IGM CNR, Via Ferrata 9A Pavia  tel. 0382 546361 – e-mail: direttore@igm.cnr.it – http: www.igm.cnr.it

Locandina

FINALE FAME LAB

La finale nazionale di Fame Lab 2019 si svolgerà a Milano l’8 maggio dalle ore 9 alle ore 13.30 presso l’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo.

MATTEO CABRINI, vincitore della selezione provinciale di Fame Lab 2019, parteciperà in rappresentanza di tutti noi

 

Lo splicing alternativo che nutre il tumore

Scoperto un nuovo meccanismo che modifica i vasi tumorali e contribuisce a rendere il cancro più aggressivo: una nuova prospettiva per la terapia anti-angiogenetica. Lo studio – di un gruppo di ricerca dell’Istituto di genetica molecolare del Cnr di Pavia, sostenuto dall’Airc e in collaborazione con lo Ieo di Milano – è pubblicato su eLife

Un gruppo di ricerca dell’Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igm) di Pavia guidato da Claudia Ghigna, sostenuto dall’Airc-Associazione italiana per la ricerca contro il cancro e in collaborazione con il gruppo di Ugo Cavallaro dello Ieo di Milano, ha scoperto che nei vasi sanguigni del tumore ovarico, una delle cause più comuni di morte per cancro nella popolazione femminile tra i 50 e i 69 anni, viene prodotta una nuova variante delle proteina L1, a cui è stato dato il nome di L1-deltaTM, attraverso un meccanismo di ‘taglia e cuci’ noto come splicing alternativo. Lo studio è pubblicato sulla rivista scientifica eLife.

“Attraverso lo splicing alternativo i mattoni che formano i geni umani possono essere montati in vari modi, consentendo a un singolo gene di produrre proteine differenti”, spiega Claudia Ghigna. “I risultati della ricerca accendono i riflettori su questo meccanismo molecolare e sul suo ruolo, fino ad oggi poco conosciuto, nei vasi tumorali. Infatti, la nuova variante L1-deltaTM, è frutto del mal funzionamento dello splicing alternativo nelle cellule che compongono i vasi sanguigni del tumore ovarico”.

“A guidare la macchina di splicing nel formare la proteina L1-deltaTM è il fattore NOVA2, che si credeva presente esclusivamente nel cervello ma che in realtà il gruppo di ricerca ha dimostrato essere espresso anche nelle cellule dei vasi sanguigni”, prosegue Elisa Belloni, assegnista presso il Cnr-Igm di Pavia grazie ad una borsa di ricerca Airc. “NOVA2 tramite lo splicing alternativo è in grado di manipolare il gene L1 e indurlo a produrre la nuova variante L1-deltaTM. Tale fattore ha un’espressione alterata nei vasi sanguigni del tumore ovarico mentre è assente o è espresso a bassi livelli nei vasi sanguigni dei tessuti sani. Un altro aspetto importante della ricerca è che, a differenza della forma classica della proteina, L1-deltaTM non si trova sulla superficie dei vasi tumorali, ma viene rilasciata direttamente nel circolo sanguigno e può agire sulle cellule adiacenti attivando la formazione di nuovi vasi. Questo processo, noto come angiogenesi, sostiene la progressione della neoplasia, in quanto fornisce alle cellule tumorali ossigeno e altre sostanze nutritive indispensabili per la loro crescita e una via di fuga per formare metastasi in altri organi”.

Lo studio dell’angiogenesi ha portato a sviluppare terapie innovative in grado di fermare il tumore o di farlo regredire bloccando la formazione dei vasi sanguigni: “Il tumore viene così ‘affamato’ dalla mancanza di ossigeno e nutrienti”, conclude Ghigna. “Sfortunatamente, fino a oggi, le terapie anti-angiogeniche hanno dimostrato dei risultati modesti sui pazienti, che spesso sviluppano meccanismi di resistenza. Ottenere maggiori informazioni su come si sviluppa il sistema vascolare del tumore è pertanto di fondamentale importanza per rendere questi approcci terapeutici anti-cancro più efficaci. In questo contesto, lo studio può essere utile per chiarire processi fondamentali che sostengono la crescita del tumore, ma anche per aprire nuove prospettive in campo clinico: L1-deltaTM potrebbe essere sfruttabile sia come marcatore non invasivo dell’angiogenesi tumorale sia come nuovo bersaglio terapeutico”.

 

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Il prestigioso Advanced Grant dell’ERC a Fabrizio d’Adda di Fagagna

Il prestigioso Advanced grant dell’Erc a Fabrizio d’Adda di Fagagna, il ricercatore dell’IGM-CNR di Pavia e dell’IFOM di Milano specializzato in risposta ai danni al DNA e in senescenza cellulare. Le sue ricerche pionieristiche hanno già conquistato negli anni passati un altro Advanced Grant e due grants Proof of Concept, destinati sempre dalla Commissione Europea a progetti particolarmente innovativi e audaci.

 

ERC Advanced Grant